Articolo a cura del Dott. Vincenzo Silvestri

Fisioterapista specializzato in trattamenti manuali ortopedici

Cos’è la terapia manuale?

“La terapia manuale ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento di patologie Neuro-muscolo-scheletriche che si basa sul ragionamento clinico”.

L’ arte di curare i malati con le mani è una pratica molto antica della medicina e negli anni si è sviluppata grazie allo studio di specialisti della medicina, fisioterapia e riabilitazione che hanno definito i concetti fondamentali della Terapia Manuale nella Fisioterapia.

I principali sono il concetto Maitlan, Kaltenborn, Cyriax, Fasciale ecc.

La caratteristica di questi “concetti” è quella di essere aperti significa che, all’interno di ogni metodo si può integrare benissimo il Kinesiotape, la Fibrolisi, Esercizi posturali, Esercizi propriocettivi, Esercizi di riadattamento muscolare e altro ancora.


In cosa consiste la terapia manuale?

Nel momento in cui una persona si affida ad un Terapista Manuale, questi deve effettuare una VALUTAZIONE SOGGETTIVA e una VALUTAZIONE FISICA durante la quale il paziente ricopre un ruolo fondamentale ed è al centro dell’attenzione del fisioterapista.

Ognuna di queste fasi ha uno scopo ben preciso e si compone di diversi passaggi.

Nell’ ESAME SOGGETTIVO, il terapista raccoglie informazioni su:

PROBLEMA PRICIPALE: dolore, rigidità, limitazione funzionale, disturbi della sensibilità ecc.;

LOCALIZZAZIONE: che serve per ipotizzare una o più strutture coinvolte;

STORIA: serve per capire se è un problema cronico, se è avvenuto un trauma, se è avvenuto spontaneamente, con una nuova attività, con movimenti ripetuti, in posizioni non fisiologiche ecc. Questa informazione aiuterà il fisioterapista ed effettuare una prognosi riabilitativa.

COMPORTAMENTO: nel quale si valutano le attività che fanno migliorare, quelle che fanno peggiorare e, il comportamento durante le 24h.

Durante la VALUTAZIONE FISICA il fisioterapista effettua:

OSSERVAZIONE DEL PAZIENTE: per ipotizzare la o le strutture coinvolte.

DIMOSTRAZIONE FUNZIONALE: facendo compiere movimenti specifici al paziente è possibile confermare o meno l’ipotesi della struttura coinvolta.

MOVIMENTI ATTIVI: attraverso il movimento (Flessione, Estensione, Rotazione ecc.) da parte del paziente, è possibile confermare e identificare i sintomi o i segni riferiti durante l’esame oggettivo.

A volte può essere utile anche effettuare un Esame Neurologico o dei Test Neurodinamici.

Tutte queste informazioni sono quelle che consentiranno il ragionamento clinico, ossia il processo cognitivo che porterà il fisioterapista a prendere decisioni cliniche e a generare una serie di ipotesi che, continuando con il processo e il trattamento, saranno confutate o modificate fino a definire e realizzare un intervento efficace per ogni paziente.


La terapia manuale e la fisioterapia attiva

Una volta effettuata la valutazione, il Fisioterapista esegue delle tecniche manuali differenti a seconda della necessità del paziente, che hanno lo scopo di:

  • ridurre il dolore;
  • aumentare il range di una articolazione;
  • ridurre il gonfiore (provocato ad esempio da una distorsione o da un intervento);
  • normalizzare la funzione muscolare;
  • ridurre l’infiammazione (ad esempio, provocata da disturbi discali che, a sua volta limita il movimento della colonna).

Durante l’esecuzione di una o più tecniche il terapista continua ad effettuare la sua valutazione ed applicare il ragionamento clinico, e la partecipazione del paziente è molto importante, in quanto la variazione della sintomatologia dopo il trattamento e prima del precedente, è fondamentale per capire l’efficacia del trattamento, decidere come procedere e raggiungere l’obiettivo prefissato.

Parte integrante della Terapia Manuale ma, non secondaria, è quella di consigliare e insegnare degli esercizi specifici da dare al paziente per la gestione autonoma del suo problema.

La caratteristica degli esercizi è quella di essere di facile esecuzione; di un numero non elevato da impiegare al massimo 10 minuti al giorno (ovviamente in relazione al tipo di paziente ).

Periodicamente sarà importante che il fisioterapista controlli la giusta esecuzione da parte del paziente e valuti di modificarli o integrarli in base all’evoluzione clinica dei sintomi.

Un approccio come questo, basato sul ragionamento clinico e che utilizza trattamenti altamente specifici fa si che la Terapia Manuale sia indicata per tutte le persone con problemi Neuromuscoloscheletrici di qualsiasi età, sportivi e non.


Controindicazioni della terapia manuale

La terapia manuale ortopedica non è indicata in caso di patologie tumorali, in presenza di gravi problemi del sistema nervoso periferico e centrale e in presenza di fratture.


Presso il Poliambulatorio FKTherapy di Ponte Taro di Noceto, in provincia di Parma, lavorano fisioterapisti specializzati in terapia manuale secondo concetti differenti

Dott.ssa Cristina Bianchi, fisioterapista specializzata in trattamento manuale secondo il concetto Kaltenborn;

Dott.ssa Pamela Borella, fisioterapista specializzato in trattamento manuale secondo il concetto PNF;

Dott. Giacomo Rastelli, fisioterapista specializzato in trattamento fasciale (I° e II° livello Stecco);

Dott. Vincenzo Silvestri, fisioterapista specializzato in trattamento manuale secondo il concetto Maitland;

Dott.ssa Ramona Verdini, fisioterapista specializzata nella neuroriabilitazione con metodica Bobath;

Vai al link https://www.fktherapy.it/chi-siamo se vuoi saperne di più sui nostri professionisti e chiama il 05211401934 o il 3881486095 per informazioni o per prenotare un trattamento.