Articolo a cura della Dott.ssa Cristina Bianchi – Fisioterapista
Cos’è il pompage?
Il Pompage è una tecnica manuale fisioterapica applicabile a diversi distretti corporei che si basa su serie di trazioni lente e progressive su articolazioni e muscoli.
Questi movimenti sono una sorta di “pompaggio” che attraverso stati di tensione e rilassamento migliorano la mobilità delle articolazioni e riducono la sensazione dolorosa.
Non è inoltre da trascurare l’effetto rilassante del trattamento sul paziente, che molto spesso al termine del pompage ha una sensazione di “leggerezza” del distretto trattato.
Quando è indicato il pompage cervicale?
Il pompage cervicale è un trattamento indicato in caso di contratture e stati infiammatori non acuti per il suo approccio poco invasivo.
I casi in cui fornisce i migliori risultati sono:
- ernia cervicale
- protrusione cervicale
- artrosi cervicale
- rigidità muscolare
- cefalea di tipo tensivo
- dolore a livello scapolare
- dolori ai muscoli del tratto cervicale (trapezio, sternocleidomastoideo,…)
In cosa consiste il pompage cervicale?
Il Pompage è una tecnica manuale che si suddivide in tre tempi:
1) Trazione: dolce e regolare che non allunga i tessuti oltre la loro elasticità fisiologica.
Nello specifico del pompage cervicale, si tratta di una serie di “trazioni vertebrali” molto graduali, dolci e progressive che decoaptano le piccole articolazioni intervertebrali, cercando di distendere i legamenti, di allungare i muscoli e cercare un’apertura dei forami intervertebrali.
In questa fase le mani del fisioterapista sono localizzate in maniera mirata per andare ad applicare tensione nel distretto che ha più problemi .
Il paziente in questa fase deve coadiuvare il fisioterapista eseguendo una respirazione profonda e lenta.
2) Mantenimento: consiste nel mantenere la tensione per cercare il rilassamento muscolare.
La durata può variare , non deve essere troppo breve e soprattutto è il terapista che deve capire quanto prolungare questa fase monitorando il paziente.
In questa fase si può ottenere un impulso in allungamento e in decoaptazione delle articolazioni e avere di conseguenza una diminuzione di tensione nella fase successiva.
Questo è possibile grazie ai recettori di posizione (golgi e pacini) che ricevono un importante stimolo di allungamento.
3) Rilasciamento: deve durare tanto quanto la trazione e ha lo scopo di migliorare la circolazione e il nutrimento delle cartilagini.
Quando non si deve fare il pompage cervicale?
Questa manovra malgrado dia beneficio in diversi ambiti ha anche alcune controindicazioni.
In particolare sono controindicazioni assolute: neoplasie in atto e fratture vertebrali;
Sono controindicazioni relative: lo stato di gravidanza, malattie reumatiche e/o infettive e traumi recenti.
In merito allo stato di gravidanza, nel caso fosse indicato un trattamento di pompage, sarà importante fare particolare attenzione nell’applicazione della tensione durante la fase di trazione poichè in questo periodo il corpo della donna aumenta la produzione dell’ormone relaxina (ormone che rende le articolazioni e i tessuti più elastici).
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