Articolo a cura della Dott.ssa Cristina Bianchi – Fisioterapista

“La scoliosi è una deformità tridimensionale del rachide che, in base all’età di prima rilevazione, viene definita infantile (fino a tre anni), giovanile (dai tre anni fino alla pubertà), adolescenziale (dalla pubertà fino alla completa maturità ossea) e dell’adulto.” (ISICO)
La maggior parte delle scoliosi sono diagnosticate durante l’adolescenza.

Su 5 casi di scoliosi, 4 sono femmine e colpisce circa il 3% della popolazione.

SCOLIOSI IDIOPATICA

IDIOPATICO è un termine usato in medicina per malattie/processi patologici che si instaurano in modo apparentemente primitivo, senza cause note o dimostrabili;

La scoliosi IDIOPATICA, è appunto così detta perché ad oggi non sono note le cause della sua insorgenza.
La scoliosi idiopatica è una malattia ereditaria, nel senso che se qualcuno in famiglia ce l’ha, è probabile che anche altri (figli,nipoti) ne soffrano anche con gravità diverse.
Di solito si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, con un picco ad inizio pubertà, alla soglia dell’adolescenza.
Purtroppo, se supera certi livelli (spesso oltre i 30°, quasi sempre oltre i 50°), il peggioramento non finisce con la completa maturazione ossea, ma può proseguire di 1-2 gradi l’anno anche in età adulta. Ecco perché, in caso di scoliosi importanti, è comune che in età avanzata si verifichi una postura incurvata lateralmente e/o in avanti. 

La scoliosi idiopatica si differenza dall’atteggiamento scoliotico in quanto in questo caso la deviazione compare solo se il soggetto assume alcune posizioni: per esempio in piedi o da seduto. Mentre la deviazione si riduce completamente in posizione distesa.

Questa deviazione di tipo funzionale si può sviluppare conseguentemente ad altre anomalie :

  • un arto inferiore più corto rispetto al contro laterale;
  • una deviazione laterale, di solito associata a dolore;
  • alterazioni posturali spesso presenti nel periodo evolutivo della crescita.

In questo caso, individuato l’atteggiamento scorretto e l’eventuale causa si deve fare un lavoro posturale basato su esercizi specifici attivi.

SINTOMI DELLA SCOLIOSI

In età adolescenziale la scoliosi non ha sintomi dolorosi evidenti, tanto che la patologia è spesso individuata casualmente da un osservatore esterno ( Pediatra, Medico di famiglia e/o genitore, allenatore).

Esistono comunque alcuni comuni sintomi, giudicabili soprattutto da personale specializzato, che possono presentarsi più o meno e in modo differente da persona a persona, quali:

  • Spalle asimmetriche;
  • Fianchi irregolari (triangoli della taglia asimmetrici);
  • Bacino asimmetrico;
  • Scapole asimmetriche;
  • Asimmetria del tronco alla flessione anteriore;
  • Shift di tronco;
  • Costole asimmetriche;

TERAPIA E TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI

E’ importantissimo scoprirla in tempo per poter intervenire precocemente e provare a contrastarne la possibile evoluzione.

Se la diagnosi della scoliosi è fatta in età pediatrica/adolescenziale la prima cosa da fare è rivolgersi ad un medico specializzato in patologie di colonna vertebrale in età di accrescimento.

Per pazienti in età di accrescimento, in base alla gravità, all’età ed ad altri fattori, è fondamentale pianificare la giusta ed adeguata terapia, che può consistere:

  • nel prescrivere esercizi specifici da svolgere una/due volte a settimana;
  • se necessario la prescrizione e confezionamento di un corsetto su misura con corretto dosaggio giornaliero di ore di uso e indicazione dell’esercizio specifico che serve a rinforzare il lavoro del corsetto; man mano che si calano le ore di utilizzo diventerà sempre più importante l’esercizio specifico attivo per mantenere la correzione data dal corsetto e portare il paziente ad avere una colonna funzionale e una postura esteticamente bella.

Per pazienti con scoliosi in età adulta è comunque fondamentale pianificare una terapia di mantenimento in base alla gravità ed ad altri fattori con controlli periodici, soprattutto quando compaiono sintomi dolorosi (mal di schiena, dolori al bacino, alle spalle, al sacro-coccige, cervicalgia, dorsalgia…)

Non sappiamo come una curva potrà peggiorare e di quanto, ma sicuramente una scoliosi grande prima è stata piccola.

La miglior terapia deve quindi essere precoce, adeguata e protratta:

  • precoce: essere precoci nel mettere in atto le giuste terapie;
  • adeguata: alla gravità e alla potenzialità di evoluzione della scoliosi, con opzioni che vanno dagli esercizi specifici, all’uso del corsetto, alla scelta del numero di ore quotidiane di terapia ortesica;
  • protratta: sicuramente sino alla fine della maturazione ossea ma anche dopo…

Presso il Poliambulatorio FKTherapy di Ponte Taro di Noceto, in provincia di Parma, lavora la Dott.ssa Cristina Bianchi, fisioterapista, specializzata nella cura e trattamento di problematiche vertebrali (scoliosi, dorso curvo, lombalgie, spondilolistesi, ernie, …) in adulti, bambini e adolescenti.

Da oltre 10 anni si è specializzata nel trattamento attraverso la fisioterapia attiva (ginnastica posturale e correttiva), verificandone la sua efficacia nella riduzione della sensazione dolorosa e nella stabilizzazione delle problematiche vertebrali.

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