Articolo a cura della Dott.ssa Elisa Frignani

Fisioterapista specializzata in trattamenti manuali osteopatici

L’osteopatia viscerale è una tipologia specifica di manipolazione tramite la quale si cerca di eliminare una problematica o un dolore articolare trattando i visceri.

Questa metodologia si è dimostrata efficace nel combattere varie problematiche, tra cui:

  • Sindrome del colon irritabile;
  • Dolore pelvico;
  • Reflusso gastro\esofageo.

Questo approccio si propone come complementare alla medicina classica, che spesso si avvale di trattamento farmacologico.

COS’E’ LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE

Si tratta di un disturbo intestinale piuttosto diffuso.

Interessa circa il 20% della popolazione dei Paesi sviluppati, soprattutto donne tra i 20 ed i 50 anni.

E’ contraddistinto da condizioni infiammatorie che interessano il colon ed il pavimento pelvico.

Tra i sintomi principali di questo disturbo vi sono:

  • dolore e fastidio addominale;
  • costipazione, stitichezza;
  • diarrea;
  • crampi;
  • flatulenza e gonfiore.

FISIOPATOLOGIA DEL COLON IRRITABILE

Come si sviluppa la malattia non è ancora stato completamente chiarito, ma gli elementi che caratterizzano questa sindrome sembrano essere l’alterazione della sensibilità e della motilità intestinale.

Gli studi suggeriscono che tali funzioni siano condizionate dall’interazione tra fattori interni all’organo (batteri e alimenti) ed i Sistemi Enterico ed Immunitario della mucosa intestinale; inoltre è stato evidenziato il coinvolgimento di fattori psico-sociali.

OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO VISCERALE IN CASO DI COLON IRRITABILE

Il trattamento dell’intestino da parte dell’Osteopata ha gli obiettivi di:

  • diminuire il dolore;
  • ripristinare la corretta motilità intestinale;
  • ripristinare il drenaggio linfatico e venoso;
  • riequilibrare il Sistema Nervoso Autonomo.

Come sempre il trattamento non può prescindere da una attenta valutazione che prevede un’anamnesi dettagliata, con il duplice obiettivo di individuare possibili controindicazioni al trattamento, ed ottenere le informazioni per formulare un’ipotesi di diagnosi osteopatica.

Durante il trattamento il terapista si avvale di tecniche palpatorie per valutare l’organo in esame, ma anche le strutture ad esso connesse (per esempio le fasce della parete addominale, le strutture ossee, muscolari e legamentose).

L’approccio mira alla causa, non al sintomo, ovvero ad indagare sulla fonte del problema, e la causa, a volte, è localizzata lontano dalla zona dolorosa.

Spesso infatti i pazienti presentano sintomi riferiti all’apparato locomotore, ma che possono avere una componente viscerale, quindi è necessario indagare anche questo aspetto per avere un quadro più preciso e impostare il trattamento migliore.

La terapia farmacologica convenzionale, pur alleviando i sintomi, spesso non è in grado di eliminare il problema, per cui sempre più spesso i pazienti si avvicinano a terapie complementari come il trattamento viscerale.

Uno dei grandi vantaggi di questa terapia consiste nel fatto che può essere applicata senza rischi anche alle donne in gravidanza, ai neonati ed ai bambini; i suoi benefici sono stati dimostrati anche in caso di reflusso gastroesofageo, coccigodinia (dolore al coccige), mal di testa, dolori mestruali…

E’ importante evidenziare che negli ultimi anni il cambiamento dello stile di vita e gli interventi dietetici, sono diventati un’opzione di trattamento sempre più importante per chi soffre di sindrome del colon irritabile.

PERCHE’ TRATTARE I VISCERI

Il concetto di “disfunzione viscerale “ si basa sul presupposto che i visceri si muovano.

L’organo ha, oltre ad una motilità dovuta al movimento diaframmatico, una sua motilità intrinseca, con caratteristiche specifiche in base all’organo in esame.

Esistono infatti a questo livello superfici di scivolamento e sistemi di collegamento.

I visceri sono strettamente connessi alla colonna vertebrale tramite il Sistema Nervoso Vegetativo che provvede alla peristalsi ed al rilascio dei muscoli involontari nelle pareti degli organi interni.

Va da sé che un colon irritabile può inviare informazioni alterate al tratto della colonna corrispondente, portando ad una riduzione della mobilità articolare, fino alla comparsa del mal di schiena.

FATTORI DI RISCHIO DEL COLON IRRITABILE

  • Stress eccessivo
  • Alterazioni ormonali
  • Malattie infettive del tratto gastrointestinale
  • Assunzione di alcuni cibi

Presso il Poliambulatorio FKTherapy di Ponte Taro di Noceto, in provincia di Parma, lavora la Dott.ssa Elisa Frignani, fisioterapista specializzata nel trattamento manuale osteopatico viscerale di patologie come sindrome del colon irritabile, reflusso gastroesofageo e coccigodinie.

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